Ecobonus e incentivi statali

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Sconto in fattura e cessione del credito

Gli Ecobonus gli incentivi concessi dallo Stato per la riqualificazione energetica degli edifici. Fino a poco tempo fa era possibile recuperare il bonus solo detraendolo dalle tasse in 5 o 10 anni a seconda dei casi, ma con il Decreto Rilancio, convertito in legge n. 77 il 17 luglio 2020, il fornitore dell’impianto può concedere al cliente lo sconto in fattura, credito che poi recupererà a sua volta cedendolo a soggetti terzi. Grazie a questa novità, per te il vantaggio è immediato!

Buderus supporta il tuo installatore nella gestione burocratica ed amministrativa, consentendogli di concederti facilmente lo sconto in fattura, per un importo pari all’Ecobonus o all’incentivo cui hai diritto sugli impianti di riscaldamento e climatizzazione, al netto dei soli costi della pratica e degli oneri di attualizzazione. Ottieni subito in fattura lo sconto legato all’Ecobonus, senza dover aspettare di recuperarlo in più anni con la tua dichiarazione dei redditi! Qualsiasi sia il bonus a cui avrai diritto, il 50%, il 65% o addirittura il 110%, entra nel futuro del comfort domestico con Buderus! L’innovazione è nel DNA di Buderus. Le nostre soluzioni residenziali e commerciali sono pensate per il futuro, dove tecnologia, efficienza e affidabilità sono elementi imprescindibili.

La tua casa si merita il comfort Buderus:

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  • Pompe di calore
  • Sistemi solari termici
  • Prodotti innovativi per la termoregolazione
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Detrazioni fiscali

La Legge di Bilancio 2021 riconferma per quest'anno le detrazioni fiscali sulle spese per gli interventi sul risparmio energetico con le stesse modalità e procedure previste per il 2020.

L’ ECOBONUS è l’incentivo per la riqualificazione energetica degli edifici e consiste in una detrazione fiscale dall’Irpef o dall’Ires concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.

In particolare, l’ECOBONUS prevede una detrazione fiscale al 65% per le spese sostenute per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria con impianti dotati di pompa di calore o scaldacqua in pompa di calore oppure con impianti dotati di caldaia a condensazione almeno in classe A con contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti o ancora con impianti dotati di apparecchi ibridi , costituiti da pompa di calore integrata con la caldaia a condensazione oppure l’installazione di impianti solari termici.

Inoltre, è prevista una detrazione fiscale al 50% per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione almeno in classe A (senza termoregolazione evoluta) e per la sostituzione di caldaie nelle centrali termiche con modelli a condensazione.

Ecobonus 110% (Superbonus)

Il Decreto Legge n° 34 cd. Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 19 Maggio 2020 e convertito in legge n.77 il 17 luglio 2020, ha introdotto una detrazione fiscale al 110% in 5 quote annuali per i seguenti interventi di efficientamento energetico effettuati tra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2022:

  • interventi di isolamento termico: si richiede che il cappotto termico ricopra più del 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio e che i materiali isolanti impiegati rispondano ai requisiti richiesti dal decreto Ambiente del 2017
  • interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati dotati di: caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale del riscaldamento d’ambiente almeno pari alla classe A; pompe di calore e sistemi ibridi; impianti di microcogenerazione; collettori solari per la produzione di acqua calda destinati alla climatizzazione invernale, alla climatizzazione estiva (nel caso di pompe di calore reversibili), e alla produzione di acqua calda sanitaria
  • per gli edifici unifamiliari o per unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari purché siano indipendenti, interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di: caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale del riscaldamento d’ambiente almeno pari alla classe A; pompe di calore e sistemi ibridi ; impianti di microcogenerazione; collettori solari per la produzione di acqua calda destinati alla climatizzazione invernale, alla climatizzazione estiva (nel caso di pompe di calore reversibili), e alla produzione di acqua calda sanitaria; scaldacqua in pompa di calore , in sostituzione di scaldacqua tradizionali

Per poter beneficiare dell’Ecobonus al 110%, il decreto richiede che gli interventi apportati consentano il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio. Se ciò non fosse possibile, è necessario certificare il conseguimento della classe energetica più alta, mediante l'Attestato di Prestazione Energetica (APE) rilasciato dal tecnico abilitato.

Bonus ristrutturazione

Oltre all’ECOBONUS, è stato prorogato anche il BONUS RISTRUTTURAZIONE che consiste in una detrazione fiscale dall’Irpef al 50% sulle spese sostenute per ristrutturare le abitazioni o le parti comuni di edifici residenziali. In particolare, possono essere detratti interventi di manutenzione straordinaria finalizzati al risparmio energetico, quindi ad esempio la sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale obsoleto con un impianto dotato di un generatore ad alta efficienza.

Novità riforma tariffa elettrica

La riforma della tariffa elettrica, che a partire dall’inizio del 2018 ha coinvolto tutte le famiglie italiane, prevede principalmente che la tariffa legata al trasporto dell’energia, alla gestione dei contatori ed agli oneri di sistema, che complessivamente pesa circa il 40% sulla nostra bolletta complessiva, sia uguale per ogni livello di consumo, abbandonando la cosiddetta “struttura progressiva”.

Consideriamo una famiglia costituita da 4 persone con un sistema di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria in pompa di calore. La famiglia ha una capacità impegnata di 6 kW e consuma circa 4600 kWh all’anno (per l’illuminazione, gli elettrodomestici, la climatizzazione e il riscaldamento dell’acqua).

In passato, la famiglia avrebbe speso all’incirca 1.256,00 euro all’anno di elettricità (con la cosiddetta tariffa D3). Con la nuova riforma la bolletta di questa famiglia si è ridotta di circa 150 euro all’anno. L’introduzione di questa nuova struttura tariffaria NON progressiva intende favorire coloro che sceglieranno impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria alimentati ad energia elettrica, garantendo una spesa al kWh elettrico ridotta rispetto a com’era nel passato. Pertanto scegliere una pompa di calore per il riscaldamento della propria casa non solo è una scelta ecosostenibile, ma è diventata anche una scelta economicamente ancora più vantaggiosa.

Un'ulteriore novità della riforma tariffaria è la possibilità di scegliere tra un maggior numero di scaglioni di potenza impegnata del contatore (da 4 sono diventati 16). Scegliere lo scaglione di potenza impegnata più adatto ai propri consumi è molto utile perché può generare un risparmio di almeno 24 euro all’anno per ogni kW in meno non impegnato; inoltre garantisce che abbiate la fornitura di energia elettrica per soddisfare le vostre esigenze senza che scatti il contatore per limitare la fornitura di energia elettrica. Un altro vantaggio della riforma è la riduzione del 20% del costo per il cambiamento contrattuale di potenza impegnata. Per aiutarvi nella scelta della potenza impegnata è sufficiente guardare sulle vostre bolletta, dove per legge è riportata mensilmente la massima potenza prelevata.

Incentivi per l’efficienza energetica e le rinnovabili termiche

Gli incentivi per il risparmio energetico, riscontrabili nel D.M. “sviluppo economico” del 16 Febbraio 2016, hanno semplificato il meccanismo di incentivazione sia per il cittadino sia per la Pubblica Amministrazione, allo scopo di conseguire un risparmio energetico e promuovere l’incremento della produzione di energia termica proveniente da impianti ad alta efficienza e da impianti alimentati da fonti rinnovabili.

Il Conto Termico è rivolto ai privati ed alle Pubbliche Amministrazioni (le quali non godono di detrazioni fiscali). Gli interventi incentivabili variano a seconda di chi ne beneficia:

  • Per i privati le categorie riguardano gli interventi di installazione dei generatori di calore a fonte rinnovabile o ad alta efficienza.
  • Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione – invece – è possibile richiedere incentivi anche per le opere di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici.

L’incentivo viene erogato dalla GSE S.p.A. (Gestore dei Servizi Energetici) in rate annuali, la cui durata dipende dall’intervento realizzato (da 1 a 5 anni). Per l’installazione di caldaie a condensazione o interventi compiuti sulla superficie degli edifici è possibile ricevere fino al 40% di contributo delle spese sostenute. Per le pompe di calore, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici il contributo può raggiungere il 65%.

I contributi erogati sul singolo immobile/edificio possono essere utilizzati una sola volta per ogni singolo intervento, oppure fino al raggiungimento del massimale dal GSE, dove previsto.

La nuova versione del Conto Termico, differentemente dalla precedente (D.M. “sviluppo economico” del 28 Dicembre 2012), ha introdotto i principi di semplificazione per l’accesso agli incentivi nel caso di piccoli interventi. Il GSE ha reso disponibile un Catalogo contenente una lista di apparecchi che producono energia termica identificabili dalla marca e dal modello e dotati di accesso semi-automatico agli incentivi.